giovedì 12 febbraio 2015

SI SCRIVE LOW BUDGET! LEZIONE ZERO


1.

Che cos'è un film low budget? Non è solo un film che costa poco. E' soprattutto un film in cui paghi poco chi lo fa. Alle volte non lo paghi proprio, ed ecco servito un film no-budget.
Ma tutti i film costano. Per definizione. E' vero, oggi la pellicola non è più un problema (o forse sì, ma solo per il fatto di non usarla, comunque non aprirei il dibattito), il montaggio te lo puoi fare in casa, e le videocamere digitali te le tirano dietro. Ma le voci di spesa continuano (almeno in teoria) ad essere numerose.
Uno sceneggiatore che scrive in tempi di crisi è perfettamente consapevole di questo primo fondamentale assunto:

"Tutto ciò che scriverò avrà un costo".

E se non sarà un costo in termini di soldi reali, lo sarà in termini di investimento di tempo e di lavoro da parte di regista, attori, troupe. Che è sempre una bella responsabilità.


2.

Lo confesso: ormai non riesco più a vedere i filmoni americani. E mica per questioni estetiche. E' solo che appena vedo un film americano penso: ecco, per girare questi dieci secondi hanno già speso l'intero budget del film italiano che ho appena finito di scrivere.

Perché oggi non si tratta di essere più o meno indipendenti. Non si tratta solo di scegliere se girare in economia (e autonomia) oppure dentro il sistema. Perché anche il sistema gira in economia.
Come fa uno sceneggiatore a sopravvivere in queste condizioni? Semplice, sviluppa una mentalità low budget. Che cosa vuol dire questo?
Innanzitutto che lo sceneggiatore in questione sa che...

1) tutti cercheranno di pagarlo poco o niente.
2) tutti cercheranno di fargli scrivere qualcosa con due personaggi, una sola ambientazione e "i costumi se li portano da casa gli attori".

Lo sceneggiatore low budget sa tutto questo e non si fa turbare dalla prospettiva. Anzi, è pronto per giocare dentro quel quadro. Come?
In due modi:

1) facendo di tutto per essere pagato il più possibile (o per essere pagato tout court)
2) non rassegnandosi a scrivere film tutti uguali e che rischiano di sembrare tutti una poverata... il che vuol dire cercando sempre soluzioni brillanti e inventive per fare di necessità virtù.

Insomma, non si tratta solo di imparare le regolette del low budget (che vanno imparate, s'intende): pochi attori, poche location, nessun effetto speciale. Si tratta di fare di più.
Se prendi le regolette e scrivi con quelle in testa c'è un rischio enorme dietro l'angolo: produrre film indipendenti tutti in fotocopia. Una sorta di paradossale standardizzazione della libertà. Una location, pochi personaggi, conflitti molto schematici, una grande minaccia (meglio se nucleare) fuori dalla porta... Potrebbe anche funzionare, ma una volta, non cinquanta!
Ed ecco la seconda cosa che uno sceneggiatore low budget non deve mai dimenticare:

"Io non sto scrivendo un film low budget. Io sto scrivendo un film."


Dobbiamo usare i consigli pratici e le regole per migliorare il nostro lavoro, non per standardizzarlo. Ricordate sempre che i più famosi film low budget sono nati come prototipi. Voi non dovete scrivere un altro Clerks. Voi dovete scrivere il vostro Clerks.


3.

Naturalmente uno sceneggiatore low budget è consapevole che se il suo film prevede seimila comparse, probabilmente nessuno glielo produrrà mai. Ma sa anche che il più delle volte seimila comparse non sono necessarie.

L’obiettivo finale di uno sceneggiatore low budget (a parte pagare le bollette) è acquisire una forma mentis che gli permetta di:

1) capire da solo dove si può risparmiare 
2) mantenere il cuore delle sue idee
3) imparare ad essere flessibile e abituarsi al compromesso virtuoso.

Questo a mio parere vuol dire essere uno sceneggiatore all’epoca del “non ci sono soldi per girare in esterni”.

Lo sceneggiatore low budget non s'impunta mai se qualcuno propone di tagliare i rami laterali del suo materiale, ma tira fuori l'artiglieria pesante se gli toccano tronco e radici.
Perché, ovviamente, lo sceneggiatore low budget ha imparato a distinguere, anche nel proprio materiale, cosa è fondamentale e cosa si può concedere al nemico!

Lo sceneggiatore low budget ha studiato con attenzione il comportamento dei diplomatici delle conferenze di pace, prima che le opere degli strutturalisti americani. Sa che spesso bisogna trattare, fare compromessi. E che spesso non bisogna pensare all'integrità totale di un'opera ("Io l'ho scritto così e così bisogna farlo!"), ma al nocciolo, ed è meglio farlo prima, quando si scrive, e alle proprie condizioni, che vederselo modificare al montaggio.
Lo sceneggiatore low budget non ha abbassato la sua soglia di tolleranza: ha solo sviluppato una mentalità più pragmatica di un Michael Cimino, tanto per citare un autore con una vaga tendenza autodistruttiva.

(...)

"Si scrive Low Budget!", il nuovo laboratorio di sceneggiatura organizzato da Kilowatt e Ind.A.co, a Bologna dal 9 maggio 2015, tutte le info qui .


“E’ facile fare un film a basso costo, basta non pagare nessuno! Il difficile è fare un buon film a basso costo. E un buon film, qualunque sia il suo costo, comincia sempre dalla sceneggiatura.



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